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Dopo 6 anni di attesa che sono pesati come un macigno sulla sua vita, quella della moglie e i suoi 2 figli, Diego Esposito ha deciso di intraprendere una clamorosa protesta, lo sciopero della fame ad oltranza.
Diego è tra le altre cose l’unica delle vittime della rete L’ABUSO ad aver ricevuto una risposta scritta dal Vaticano, nella quale gli si prometteva di intervenire, ma dopo più di 2 anni, dopo l’assordante silenzio della Diocesi di Napoli che per ora si è limitata a nascondere il prete, Diego non ce la fa più. “Le vittime chiedono giustizia e vedere impunito il proprio carnefice non è giustizia, ma un’ulteriore violenza”, commenta Diego.
Con una breve nota inviata da Diego alla Segreteria di Stato Vaticana, alla Diocesi di Napoli, al Cardinale Crescienzio Sepe e al Vescovo Lemmo, Diego annuncia che se entro 7 giorni non vedrà alcuna iniziativa concreta inizierà la sua civile protesta.
Un’iniziativa che potrebbe trovare la solidarietà e trascinare dietro di se decine di vittime italiane che fanno capo alla Onlus Rete L’ABUSO, compreso il suo Presidente non nuovo a simili iniziative non violente.
Il termine di scadenza è per lunedì 18 gennaio.
Il termine di scadenza è per lunedì 18 gennaio.
L’Ufficio di Presidenza
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